martedì 31 marzo 2020

L'Auser c'è



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Da Noto perla del barocco. L'Auser c'è.



L'Auser Volontariato di Noto, anche in questo periodo, continua la propria attività con le restrizioni del caso, e i volontari, muniti dei dovuti equipaggiamenti, d'intesa con l'Amministrazione Comunale,continuano ad impegnarsi seppur con una naturale paura. 
A livello locale si continua con la consegna dei beni alimentari e di farmaci e si prosegue il servizio di accompagnamento  dei pazienti oncologici preso le strutture sanitarie catanesi per le cure necessarie. 
Nel ringraziare tutti i volontari che continuano ad impegnarsi, una menzione particolare va al nostro Nuccio Aparo che si occupa nell'ambito della convenzione con il Comune di Noto, del servizio oncologico sopra citato. 
Il servizio del "Filo d'Argento Noto Barocco" continua ancora.

La macchina che non si ferma nemmeno in tempo di coronavirus

lunedì 30 marzo 2020

Il diario di evasione7

Salve a tutti sono contenta di questa vostra iniziativa. 
La vita al tempo del corona virus non era nemmeno contemplata, mai immaginato di vivere un periodo di "domiciliazione forzata" in questo 2020! 
Ad oggi sono esattamente 19 i giorni di isolamento, ma sappiamo tutti che ce ne saranno ancora di più. 
Quanti pensieri mi attraversano la mente in ogni momento della giornata specialmente prima di addormentarmi! 
Ho pulito a fondo la casa, ho spostato il divano, ho cambiato la disposizione di foto e quadri, insomma ho cercato di riempire le mie giornate con mille cose! 
Ho pregato tanto, ho letto, ho fatto tante telefonate per sentire la vicinanza di mia figlia, dei miei fratelli. 
Questo periodo, miracolosamente ha fatto sparire dal mio animo ogni sentimento di rancore verso le persone che conosco e che in qualche modo hanno avuto un piccolo attrito con me. 
Niente è più importante dell' affetto e dell' amore per i nostri cari! 
Non vivo da sola c'è mio marito con me, ma a volte non abbiamo le stesse preoccupazioni, le stesse emozioni, ognuno vive la vita secondo il proprio sguardo! 
Forse io sono troppo riflessiva e questo mio essere a volte è una negatività nei riguardi della vita e di questo dramma. 
Il corona virus mi terrorizza, specialmente il numero di vittime dall'inizio di questo contagio, la paura di morire da sola! ammalarmi, essere ricoverata e morire nella più profonda e nera solitudine, senza avere più la possibilità di vedere i miei cari, specialmente la mia unica figlia che vive in un altro comune! 
I giorni si susseguono uno uguale all'altro! 
Molto tempo per pensare ma non per fare progetti! 
Mi sono improvvisata parrucchiera colorando i capelli con un discreto risultato! 
Quell' unica volta a settimana che esco a fare la spesa, voglio avere un aspetto curato, in fondo è solo questo il momento in cui metto il naso fuori di casa, anche se la mascherina copre gran parte del mio viso! 

Guardo tanta tv, specialmente i programmi di informazione e dopo...dopo tante ore lunghe da passare prima che il sole tramonti! adesso con l' ora legale le giornate sono ancora più lunghe da passare, da riempire! grazie per questa opportunità' di comunicazione mi sembra di essere tornata adolescente quando tenevo un diario a cui ho confidato tutte le mie emozioni!!

L'Auser c'è. Calascibetta

Un grazie ai volontari dell'Auser Calascibetta (Enna) che, d'intesa con il Comune, distribuiscono generi alimentari alla popolazione.




Dalla Lute sezione di Monforte San Giorgio (ME)

Riceviamo dal laboratorio teatrale della Lute sezione di Monforte San Giorgio (ME) un bellissimo video che vogliamo condividere.
Grazie e buon lavoro.


domenica 29 marzo 2020

Non ne approfittiamo

Con l'ultimo provvedimento di ieri (28 marzo 2020) e in attesa del decreto preannunciato per aprile, il quadro degli interventi emergenziali predisposti dal Governo si sta definitivamente componendo.
Essi rispondono alla logica di garantire la tenuta sociale del Paese, consentire che nessuno resti indietro e che tutti possano mettere insieme il pranzo con la cena.
Cosa complicatissima in un paese, come l'Italia, dove le diseguaglianze sociali e territoriali nell'ultimo decennio si sono cosi acuite da divenire eticamente inaccettabili.
Tantissimi sono i provvedimenti, tante sono le risorse messe a disposizione, molti anche gli strumenti di intervento, ma la questione decisiva è che ciascuno di essi venga attivato con estrema celerità. Innanzitutto va espressa la gratitudine del paese nei confronti di coloro che continuano, correndo rischi, a lavorare nella sanità , nei trasporti e nei settori essenziali alla sopravvivenza delle persone.
Epperò, dobbiamo con onestà, riconoscere che non tutti i cittadini sono colpiti dalla crisi nello stesso modo; una parte non ha subito tagli del proprio reddito, altri non hanno subito alcuna conseguenza dalla chiusura delle attività, qualcuno può addirittura aver aumentato i propri profitti.
Proprio a quest'ultimi dovemmo rivolgere un accurato appello a non utilizzare i provvedimenti del Governo, lasciando che a beneficiarne siano solo coloro che ne hanno necessità.
Non sospendiamo, se NON ABBIAMO PERSO IL REDDITO,  il pagamento dei mutui, non rinviamo il pagamento degli F24, non utilizziamo gli strumenti di sostegno al reddito se non realmente necessario.
Qualcuno ha detto che siamo in guerra. 
Appunto per questo evitiamo che, come in guerra, ci siano quelli che muoiono e quelli che, al contrario, si arricchiscono.
Pippo Di Natale, presidente Auser Siclia

Il fragile equilibrio tra benessere, libertà e salute

Il trascorrere dei giorni chiarisce che i tempi per il ritorno alla vita “normale” non saranno brevi e che, comunque, le nostre esistenze sono destinate a subire cambiamenti di cui ancora non è possibile percepire estensione e modalità. Appare ormai evidente che la pandemia determinerà una recessione economica a livello planetario che potrebbe assumere dimensioni devastanti, potenzialmente bibliche come ha scritto, usando non a caso l'aggettivo, Mario Draghi. Non è pensabile affrontare prima l'emergenza sanitaria e dopo quella economica: l'una si intreccia strettamente con l'altra con l'altra. Se da un canto la salute è considerata l'asset decisivo del paese, d'altro canto la tenuta del sistema economico garantisce la possibilità stessa della salvaguardia della salute e il mantenimento in funzione delle filiere essenziali ad assicurare il rifornimento alimentare della popolazione e dei prodotti indispensabili al sistema sanitario che è sottoposto ad uno stress inimmaginabile.
In questo scenario critico si configura un delicatissimo problema di democrazia. Solo degli incoscienti potrebbero gridare al complotto per instaurare un regime autoritario, si chiami fascismo, “democratura”, socialismo di mercato a partito unico o “democrazia illiberale” ma le misure di emergenza impongono di fatto un'inedita restrizione dei diritti fondamentali di libertà che, ove durasse oltre un tempo definito e limitato, modificherebbe nei fatti i caratteri costituenti della nostra democrazia.
E' stato scritto (Fabrizio Bartelloni su La Repubblica del 25/3/2020 ) come oggi appaiano “pressoché svuotati diritti e beni costituzionalmente garantiti che reputavamo intangibili come la libertà di circolazione, soggiorno ed espatrio (articolo 16 della Costituzione), la libertà di riunione (articolo 17 della Costituzione) quelle di esercizio dei culti religiosi (articolo 19) e di insegnamento (articolo 33), la libertà di iniziativa economica (articolo 41, primo comma), nonché i diritti derivanti dalla garanzia e dall'obbligo di istruzione (articolo 34)”. Tale sospensione e limitazione trova fondamento nell'articolo 32 che statuisce il principio fondamentale che fa del diritto alla salute non soltanto un bene individuale, ma un patrimonio della collettività da tutelare e salvaguardare anche attraverso “la limitazione di diritti concorrenti con esso temporaneamente inconciliabili.”

BANDO TIME TO CARE